Cosa ci fa un paesino abruzzese di appena 2.700 anime sulle prime pagine del New York Times? Niente scandali né macabri episodi di cronaca nera. Ci è finito per le sue turbine eoliche, pulite come il vento che gli hanno fatto guadagnare una fama internazionale e che fruttano ai suoi cittadini il privilegio di non pagare per servizi come la nettezza urbana e di non dover sostenere tasse locali.
“L’antica cittadina ha il vento a favore perché con le energie rinnovabili produce più elettricità di quella che consuma e con il surplus fa soldi.”
Quattro le turbine eoliche installate che generano, pensate un po’, il 30% in più dell’elettricità necessaria a soddisfare i consumi della cittadinanza. Lo scorso anno il surplus ha fruttato al Comune 170mila euro, che hanno permesso, tra le altre cose, di adeguare la scuola a criteri antisismici. Ma Tocco Casauria è solo una delle 800 comunità, citate nell’ultimo rapporto di Legambiente, a produrre più energia di quanta non ne consumi.
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