Lunedì 28 Marzo dovrebbe arrivare la bozza del provvedimento attuativo del Decreto Rinnovabili, che detterà le regole del quarto Conto Energia per il fotovoltaico. Probabile l'introduzione di un tetto annuo agli incentivi e di un meccanismo per tutelare gli investimenti già avviati sulla base del terzo Conto Energia. Nell'ultima settimana il Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, ha acquisito le proposte degli operatori del settore delle rinnovabili e ha coinvolto le Regioni nella definizione del decreto attuativo. La promessa dei ministri Romani, Prestigiacomo e Galan e Saglia ad associazioni di imprese e installatori green, Regioni e parti sociali è di anticipare la scadenza fissata dal Decreto Rinnovabili (fine aprile) è di trovare un compromesso in circa dieci giorni. Questo vuol dire che hanno buone speranze di essere accolte le proposte avanzate finora ai tavoli tecnici tra ministero, GSE e rappresentati della filiera del Fotovoltaico e delle Rinnovabili tutte. Le proposte avanzate da ANIE/GIFI riguarda la garanzia dei diritti acquisiti, l'eliminazione dei limite annuale di potenza incentivabile previsto dal Dlgs sulle Rinnovabili e la creazione di un sistema virtuoso per gli incentivi, in grado cioè di assicurare stabilità al settore del Fotovoltaico. Le Proposte del MiSE ricordiamo prevedono un tetto massimo annuo al Fotovoltaico installabile; incentivi anche per impianti in esercizio dopo il 31 maggio se l'investimento è già stato fatto sulla base degli incentivi promessi secondo le leggi vigenti fino a poche settimane fa. Da parte Confindustria sono stati richiesti meccanismi di transizione per i progetti in corso fino al 31 dicembre 2011e la riduzione graduale degli incentivi alle rinnovabili da qui al 2016 unita ad una soglia limite per la quantità di incentivi erogabili. L'associazione Rete Imprese Italia ha richiesto rapida approvazione del nuovo decreto senza attendere la scadenza del 30 aprile, inoltre la clausola di transizione che estenda al 31 maggio 2012 la validità delle condizioni incentivanti 2010 è più tutela per impianti domestici e delle Pmi. Secondo FareAmbiente il Governo Italiano (MiSE) dovrebbe imitare il modello Tedesco (considerati i risultati raggiunti), dunque nessun tetto massimo annuo alla potenza incentivabile. Occorre in sostanze introduzione un sistema di "feed-in-premium"ossia di incentivi onnicomprensivi con la conseguente riduzione programmata degli incentivi in base a potenza installata nell'ultimo periodo e progressivo calo dei costi dovuto all'aumento della produzione mondiale. Inoltre risulta di fondamentale importanza il divieto di cumulo di incentivo e profitto per la vendita della corrente unito all'erogazione di sovvenzionamenti solo per l'immissione in rete.
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Aurelio Longo
Coordinatore Nazionale Giovani FareAmbiente
aurelio.longo@gmail.com
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