sabato 19 settembre 2009

NAVI A PERDERE: FARE AMBIENTE (CALABRIA) CHIEDE LO STATO DI EMERGENZA AMBIENTALE

Francesco Neri è il magistrato che nel 1992 aprì la prima inchiesta sulle “navi a perdere”. L’indagine all’epoca si concentrava sull’inabissamento della Riegel al largo di Capo Spartivento (RC) e sulla vicenda “Jolly Rosso, che si era arenata sulla spiaggia di Coreca (CS) . Episodi dunque risalenti al 1990. L’indagine prima passò alla Dda e poi fu archiviata, nonostante siano state avviate le ricerche della Riegel. Ma senza la nave e senza prove concrete sul tipo di carico trasportato dalla Rosso, era impossibile sostenere un processo. E così la procura chiese l’archiviazione del processo che avvenne il 14 Novembre del 2000. Alla luce del ritrovamento della Cunsky tutto viene rimesso in discussione. Alla luce di questi fatti Fare Ambiente (Calabria) chiede “Lo Stato di Emergenza Ambientale”, con l’attivazione immediata di una task force costituita dalla Protezione Civile, Commissari incaricati dal Ministero dell’Ambiente, della Salute, della Difesa e della Giustizia al fine di supportare istituzioni ed autorità locali nell’attività di indagine e repressione dei fatti riguardanti l’inchiesta delle “navi a perdere” la cui prima inchiesta risale al lontano 1992. Chiediamo inoltre la presenza sul territorio del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, visti i recenti successi ottenuti in Campania ed Abbruzzo. Ci auspichiamo come tutti i cittadini del territorio che le inchieste e le ricerche dei veleni vengano estese, che non si occupino solo del mare, ma che si inizi a cercare anche a terra. E’ arrivato il momento di agire per evitare il peggio che probabilmente deve ancora arrivare per le famiglie e le generazioni future, la solidarietà in questo caso invece serve poco o nulla.

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