domenica 25 ottobre 2009

Solidarieta' agli amici di FA Calabria per l'aggressione subita

Un gruppo di facinorosi della Sinistra Estrema aggredisce FareAmbiente Calabria: "Fascisti, andate via e le vostre cose andatele a dire a quel mafioso di Berlusconi e quella merda del sottosegretario Menia"

Il drammatico racconto di Antonio Iaconetti, Coordinatore Regionale della Calabria di FareAmbiente

"Oggi 24/10/2009 ad Amantea si è tenuta la manifestazione sui veleni e la nave affondata al largo di Cetraro.
Noi naturalmente abbiamo partecipato, con una nostra delegazione alla manifestazione.
Come tali siamo stati contattati dalla Rai, e precisamente dal giornalista Musmeci, per una diretta della trasmissione Ambiente Italia, in diretta su rai 3.
Quando è arrivato il mio turno per il rilascio dell'intervista, un manipolo di facinorosi ha iniziato a disturbarci, con musica ad alto volume, proveniente da un camper posto vicino alla postazione Rai. In seguito abbiamo subito una vera e propria aggressione, con spintoni e calci: vittime non solo noi, ma anche gli operatori Rai, e verso di noi insulti del tipo "Fascisti", "Non dovete andare in onda perchè FareAmbiente non e' degna di partecipare e rappresentare nessuno". Hanno iniziato ad accerchiarci con striscioni e con fare minaccioso, brandivano le aste delle bandiere, tanto verso di noi quanto nei confronti della troupe Rai. Atteso che la situazione stava degenerando e che oramai eravamo sopraffatti da questi soggetti, onde evitare ben più gravi danni fisici , abbiamo preferito allontanarci dalla postazione Rai e questo ci ha impedito di rilasciare l'intervista - ed alla Rai di portare a compimento un pubblico servizio, quale il diritto all'informazione.
Siamo riusciti ad andare via con difficoltà, e, nonostante ciò, continuavano ad insultarci dicendoci "Fascisti, andate via e le vostre cose andatele a dire a quel mafioso di Berlusconi e quella merda del sottosegretario Menia".
Ci hanno impedito fisicamente di poter esprimere la nostra opinione.
Non è da Paese democratico.
Appare opportuno richiedere le cassette di registrazione dell'intervista Rai al fine di poter individuare i responsabili dell'accaduto."

lunedì 19 ottobre 2009

Richiesta Emergenza Ambientale in Calabria

Alle S.S. L.L. Ill.me

OGGETTO: Richiesta Emergenza Ambientale in Calabria

Il Coordinamento Regionale in concerto con la sede Nazionale di Fare Ambiente, Movimento Ecologista Europeo, invita alle S.S.L.L. ad aderire alla manifestazione che si svolgerà a Roma, Piazza Montecitorio il prossimo 28 ottobre con inizio alle ore 12:00, per richiamare l’attenzione delle più alte istituzioni nazionali sulla gravissima emergenza ambientale che ha colpito l’intera Calabria.

Insieme all’esecutivo nazionale di Fare Ambiente, abbiamo deciso di mettere in campo una energica azione dimostrativa ed “incatenarci” davanti al Palazzo di Montecitorio.

Il nostro obiettivo è quello di sollecitare il tempestivo intervento del Governo a tutela della salute dei cittadini Calabresi, messa a repentaglio dalla cosiddetta “nave dei veleni” rinvenuta al largo delle coste di Cetraro che potrebbe non essere la sola e individuare e bonificare la presenza di radionuclidi artificiali nel territorio di Serra d’Aiello e Aiello Calabro, in particolar modo alla foce del fiume Oliva, mettendo in sicurezza il sito stesso.

I cittadini sono minacciati anche da presunte discariche di materiale tossico, come quelle che si ipotizzano esserci nel territorio di Amantea e lungo la costa Jonica cosentina, dalla presenza di sostanze altamente nocive che sarebbero contenute nel materiale utilizzato per la costruzione di edifici pubblici nel crotonese, per la cui costruzione é stato accertato l’impiego di materiale altamente tossico proveniente dagli scarti di lavorazione della Pertusola e, non ultimo, dalla presenza nelle cave dismesse del Vibonese dove si pensa sia stato illecitamente smaltito amianto.

Chiediamo a tutti i nostri parlamentari ed a tutte le cariche istituzionali, di essere presenti con i gonfaloni, ed ai semplici cittadini calabresi di unirsi a noi, di essere al nostro fianco e di sostenerci per chiedere la proclamazione dello stato di emergenza ambientale.

Siamo convinti che soltanto una serie di interventi eccezionali ed urgenti potranno scongiurare ulteriori danni per la salute pubblica.

CHIEDIAMO

1) Allestire una cabina di regia sotto il controllo diretto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il compito di coordinare e sovraintendere agli interventi necessari ed urgenti;

2) Dichiarare lo Stato di Emergenza Ambientale per la Calabria e nominare un Sottosegretario di Stato con ampi poteri di intervento;

3) Un provvedimento di natura economica e\o fiscale a sostegno dei lavoratori del settore ittico, agricolo e turistico, categorie maggiormente colpite;

4) Provvedere tempestivamente alla bonifica degli edifici contaminati a Crotone, con l’invio inoltre di un’equipe medico-scientifica altamente specializzata nella cura e prevenzione dei tumori con la garanzia di ottenere cure altamente specialistiche e tempestive da praticarsi sul posto al fine di evitare che persone già provate dal danno alla salute, debbano sopportare la “migrazione sanitaria” con un ulteriore tracollo economico;

5) Infine, istituire una Super Procura con competenza sui reati di natura ambientale che si siano consumati sul territorio calabrese, o che su questo sia iniziata l’azione delittuosa. Ciò per evitare che lo spezzettamento delle indagini possa pregiudicare, così come purtroppo avviene, l’accertamento della verità e delle responsabilità.

6) Aprire un inchiesta per chiarire l’esistenza di una relazione tra l’aumento di patologie tumorali e l'eventuale presenza di

rifiuti nucleari o tossici in alcune zone della Calabria ed agire immediatamente per garantire la salute degli abitanti di quelle

aree;

Certi della Loro partecipazione, si porgono vive cordialità.

Cosenza, 18.10.2009

Il coordinatore Nazionale Giovani

Ing. Aurelio Longo

Il Presidente Nazionale Il Coordinatore Regionale

Prof. Vincenzo Pepe Avv. Antonio Iaconetti

giovedì 1 ottobre 2009

RIFIUTI: FARE AMBIENTE, GOVERNO DICHIARI STATO EMERGENZA


CATANZARO
(ANSA) - CATANZARO, 29 SET - ''Chiediamo un intervento deciso del Governo affinche' dichiari lo stato di emergenza ambientale per la Calabria e provveda alla bonifica ed alla messa in sicurezza del territorio''. E' quanto sostiene il coordinatore regionale di Fare Ambiente, Antonio Iaconetti, in una lettera inviata al Presidente del Consiglio ed al Ministro dell'Ambiente.
''Siamo convinti - aggiunge Iaconetti - che un'azione rapida ed efficace potra' riscattare le omissioni del passato, facendo sentire questa terra come parte di quello Stato che oggi i calabresi avvertono con sempre maggiore lontananza. Il profondo disagio in cui versa la Calabria richiede interventi rapidi ed urgenti a tutela e salvaguardia della salute dei cittadini e dell'economia dell'intera regione. In parti consistenti del territorio e' stata accertata la presenza di materiale fortemente tossico ed in alcune zone, come nell'area attraversata dal torrente Oliva, che sfocia nel mar Tirreno, i tecnici dell'Arpacal, oltre a sostanze fortemente nocive, come cobalto, rame, berillio, stagno, hanno registrato la presenza di cesio 137 che e' un elemento radioattivo. Forte preoccupazione ha destato il ritrovamento, nelle acque cosentine antistanti Cetraro, del relitto di una nave, probabilmente la Cunski, che secondo un'inchiesta della magistratura che si avvale delle dichiarazioni di un pentito di 'ndrangheta, conterrebbe fusti di fanghi radioattivi''.
Secondo Iaconetti, ''anche sulla fascia jonica la situazione e' gravissima. A Crotone il porto, i ponti e viadotti, i piazzali attrezzati, le caserme e le piste ciclabili, le strade ed i palazzi, sarebbero stati costruiti utilizzando il famigerato conglomerato idraulico catalizzato, materiale rilevatosi radioattivo e nocivo per la salute e che potrebbe essere la causa dell'elevato numero di patologie tumorali nella popolazione. I calabresi sono allarmati, oltre che per la salubrita' del mare e del territorio, anche per le ricadute negative gia' avvertite nel comparto turistico, nell'agricoltura, nella pesca''.
''Ed e' per questo - conclude Iaconetti - che, contestualmente, chiediamo che venga istituita una commissione d'inchiesta per accertare fatti, comportamenti e responsabilita', al fine di approntare quegli strumenti tecnici e legislativi che impediscano il ripetersi di accadimenti del genere''. (ANSA).