domenica 27 febbraio 2011

FAREAMBIENTE: PARTITA DALLA CALABRIA LA CAMPAGNA NAZIONALE DI A FAVORE DEL NUCLEARE

sabato 26 febbraio 2011

FAREAMBIENTE: COSENZA, PARTITA DALLA CALABRIA LA CAMPAGNA A FAVORE DEL NUCLEARE IN ITALIA

E’ partita dalla Calabria la prima tappa della campagna del Movimento Ecologista in favore dell’atomo, e che attraverserà l’Italia per informare i cittadini i vantaggi del nucleare. “Nucleare: Energia Pulita, Economica e Sicura è stato il titolo della conferenza tenutasi lo scorso 25 Febbraio presso il Salone delle Rappresentanze del Comune di Cosenza. L’Obiettivo di tale iniziativa è quello di costruire un comitato referendario per sostenere le ragioni del NO al quesito con cui si intende abrogare la Legge 133 del 2008 che autorizza la realizzazione nel territorio Nazionale di impianti di produzione di energia nucleare. A moderare gli interventi è stato il Coordinatore Regionale di FareAmbiente Antonio Iaconetti. Hanno preso parte alla discussione Alessandro Castiglia, responsabile Comunicazione del Forum Nucleare Italiano; Orazio Mainieri, Presidente della Commissione Energia FareAmbiente, Aurelio Longo, Coordinatore Nazionale Giovani FareAmbiente e  Renato Pastore, Presidente di Confindustria Cosenza; l’On. Salvatore Magarò, Presidente della Commissione contro il fenomeno della mafia del Consiglio Regionale della Calabria. A chiudere i lavori è stato il Presidente di FareAmbiente Vincenzo Pepe. Ha partecipato inoltre il Presidente del Consorzio Pro Loco riviera dei Cedri Antonello Grosso La Valle. “FareAmbiente ricordiamo  è impegnata anche nel portare avanti il Progetto GAGI (Gestione Ambientale per Giovani Imprenditori) ha ricordato Aurelio Longo – Coordinatore del Progetto GAGI Calabria. Il Progetto ha dichiarato Longo mira attraverso una rete di professionalità preparate e motivate, a sviluppare nei territori individuati, azioni di sviluppo ambientale, favorendo la mobilità  e le relazioni dei giovani sul territorio ed incentivando le forme di imprenditoria  eco-sostenibile. Per quanto riguarda il nucleare – ha affermato Longo “l’apertura sul nostro territorio di nuove centrali consentirà a cittadini ed imprese di risparmiare almeno il 30% dei costi della bolletta, inoltre garantirà un beneficio in termini di ricaduta occupazionale con la creazione di almeno 6.000 posti di lavoro per ogni reattore costruito, infine permetterà inoltre a molti dei nostri cervelli di restare nel nostro paese e addirittura di attrarne dei nuovi, ricordiamo conclude Longo , - L’industria nucleare civile è una di quelle a maggiore contenuto tecnologico, con possibilità dunque di ricadute importanti sulle altre industrie strategiche per un sistema territoriale avanzato e competitivo.  ”L’Energia nucleare è sicura, economica e pulita – ha affermato Iaconetti presentando l’iniziativa della manifestazione” – L’Italia in questi ultimi anni da una parte ha rinunciato al nucleare, dall’altra  quotidianamente  consuma energia nucleare importandola dall’estero soprattutto dalla vicina Francia, con costi salati per le imprese e le famiglie che si ripercuotono inevitabilmente sul mancato sviluppo del nostro sistema imprenditoriale. Grazie alle moderne tecnologie, le centrali nucleari non comportano rischi e sono destinate  a soppiantare le centrali  a carbone  e a gas che hanno un impatto negativo sull’effetto serra. L’Italia non può permettersi di rinunciare al nucleare e di continuare a dipendere massicciamente dai combustibili fossili. Per questo – conclude Iaconetti – sosteniamo le ragioni del nucleare con un deciso NO al referendum con cui si chiede ai cittadini di impedire  che in Italia si possano costruire nuovi e moderni impianti nucleari di terza generazione”. 

martedì 22 febbraio 2011

FAREAMBIENTE: PARTE DALLA CALABRIA LA CAMPAGNA NAZIONALE DI A FAVORE DEL NUCLEARE - Venerdi 25 Febbario 2011 a Cosenza il Primo Convegno in Italia per sostenere Il NUCLEARE, ENERGIA PULITA ECONOMICA E SICURA


Partirà dalla Calabria la campagna del Movimento Ecologista Fare Ambiente in favore dell’energia nucleare. 
Per iniziativa del Coordinatore Regionale Antonio Iaconetti si costituirà nei prossimi giorni un comitato referendario per sostenere le ragioni del NO al quesito con cui si intende abrogare la Legge 133 del 2008 che autorizza la realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare.  
La costituzione del Comitato coinciderà con una manifestazione in programma il prossimo 25 febbraio cui parteciperanno, tra gli altri, Il Coordinatore Nazionale Giovani FareAmbiente Aurelio Longo,  il responsabile comunicazioni del Forum Nucleare Italiano Alessandro Castiglia, il Presidente di Confindustria Cosenza Renato Pastore il presidente nazionale di Fare Ambiente Vincenzo Pepe, il presidente della Commissione energia di Fare Ambiente e docente universitario Orazio Mainieri.“L’energia nucleare è sicura, economica e pulita – dice Iaconetti presentando l’iniziativa – L’Italia in questi ultimi anni da una parte ha rinunciato al nucleare, dall’altra quotidianamente consuma anche energia elettrica importata, proveniente da fonte nucleare. Comunque, ciò nonostante, i costi finali sono alti e si ripercuotono sulle bollette dei cittadini e sullo sviluppo del nostro sistema imprenditoriale. Grazie alle moderne tecnologie, le centrali nucleari non comportano più rischi e sono destinati a soppiantare le centrali a petrolio e a gas che hanno un impatto negativo sull’effetto serra. L’Italia non può permettersi di rinunciare al nucleare e di continuare a dipendere massicciamente dai combustibili fossili. Per questo con convinzione sosteniamo le ragioni del nucleare con un deciso NO al referendum con cui si chiede ai cittadini di impedire che in Italia si possano costruire nuovi e moderni impianti nucleari di terza generazione”.  Secondo Aurelio Longo (Coordinatore Nazionale Giovani e membro Commissione Energia Ordine degli Ingegneri di Cosenza) L’Italia  e’ l’unico Paese del G8 a non avere impianti nucleari attivi sul proprio territorio e anche per questo cittadini e imprese pagano una bolletta energetica piu’ elevata del 30% della media europea. Ad oggi nel mondo sono in funzione 441 reattori, destinati, secondo le stime di agenzie internazionali ad aumentare consistentemente nei prossimi 20 anni. In Francia sono 58, nel Regno Unito 19, in Germania 17, in Spagna 8, e in Svizzera, 5’’.  Oltre al contributo in termini di taglio di Co2, il nucleare puo’ quindi ‘’garantire un beneficio economico, in termini di risparmio nei costi di produzione energetici, e un indotto per le imprese di 3 miliardi di euro per la realizzazione di ogni singola centrale e garantendo ricadute occupazionali nell’ordine di 4.000 posti lavoro per la realizzazione e l’esercizio di ogni centrale’’. Aurelio Longo ricordiamo è anche Coordinatore del Progetto GAGI, questa settimana ha dichiarato “Due seminari per le guide e gli operatori turistici  si terranno questa settimana a Cosenza il primo dal titolo Guide ed operatori turisti: Competenze professionali nel quadro normativo nazionale e locale, mentre il secondo riguarderà  Lo sviluppo sostenibile nella Governance territoriale.  Secondo il Prof. Orazio Mainieri ricordiamo già collaudatore dell’ex centrale ormai dismessa di Caorso e Presidente della Commissione Energia di FareAmbiente,FareAmbiente è l’unico movimento ecologista che si muove controcorrente sul nucleare e con criterio scientifico, tenendo conto della realtà. In più non è isolata nel mondo degli ambientalisti. Infatti i più grandi guru ecologisti’ del mondo (Mark Linas, Stephen Tindale, Chris Smith of Finsbury, Chis Goodall) hanno dichiarato d’avere sbagliato a criminalizzare le centrali nucleari a uranioaprendo, quindi, le porte ad una stagione di ripensamenti.  Le conclusioni dei lavori saranno affidate al Prof. Vincenzo Pepe il quale ha dichiarato  “Oggi Attraverso i livelli di innovazioni raggiunti è possibile tutelare l’ambiente attraverso l’uso del Nucleare.

lunedì 21 febbraio 2011

FAREAMBIENTE: PARTE DALLA CALABRIA LA CAMPAGNA NAZIONALE DI A FAVORE DEL NUCLEARE - Venerdi 25 Febbario 2011 a Cosenza il Primo Convegno in Italia per sostenere Il Nucleare, Energia Pulita Economica e Sicura.

Partirà dalla Calabria la campagna del Movimento Ecologista Fare Ambiente in favore dell’energia nucleare. 
Per iniziativa del Coordinatore Regionale Antonio Iaconetti si costituirà nei prossimi giorni un comitato referendario per sostenere le ragioni del NO al quesito con cui si intende abrogare la Legge 133 del 2008 che autorizza la realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare.  
La costituzione del Comitato coinciderà con una manifestazione in programma il prossimo 25 febbraio cui parteciperanno, tra gli altri, Il Coordinatore Nazionale Giovani FareAmbiente Aurelio Longo,  il responsabile comunicazioni del Forum Nucleare Italiano Alessandro Castiglia, il Presidente di Confindustria Cosenza Renato Pastore il presidente nazionale di Fare Ambiente Vincenzo Pepe, il presidente della Commissione energia di Fare Ambiente e docente universitario Orazio Mainieri.“L’energia nucleare è sicura, economica e pulita – dice Iaconetti presentando l’iniziativa – L’Italia in questi ultimi anni da una parte ha rinunciato al nucleare, dall’altra quotidianamente consuma anche energia elettrica importata, proveniente da fonte nucleare. Comunque, ciò nonostante, i costi finali sono alti e si ripercuotono sulle bollette dei cittadini e sullo sviluppo del nostro sistema imprenditoriale. Grazie alle moderne tecnologie, le centrali nucleari non comportano più rischi e sono destinati a soppiantare le centrali a petrolio e a gas che hanno un impatto negativo sull’effetto serra. L’Italia non può permettersi di rinunciare al nucleare e di continuare a dipendere massicciamente dai combustibili fossili. Per questo con convinzione sosteniamo le ragioni del nucleare con un deciso NO al referendum con cui si chiede ai cittadini di impedire che in Italia si possano costruire nuovi e moderni impianti nucleari di terza generazione”.  Secondo Aurelio Longo (Coordinatore Nazionale Giovani e membro Commissione Energia Ordine degli Ingegneri di Cosenza) L’Italia  e’ l’unico Paese del G8 a non avere impianti nucleari attivi sul proprio territorio e anche per questo cittadini e imprese pagano una bolletta energetica piu’ elevata del 30% della media europea. Ad oggi nel mondo sono in funzione 441 reattori, destinati, secondo le stime di agenzie internazionali ad aumentare consistentemente nei prossimi 20 anni. In Francia sono 58, nel Regno Unito 19, in Germania 17, in Spagna 8, e in Svizzera, 5’’.  Oltre al contributo in termini di taglio di Co2, il nucleare puo’ quindi ‘’garantire un beneficio economico, in termini di risparmio nei costi di produzione energetici, e un indotto per le imprese di 3 miliardi di euro per la realizzazione di ogni singola centrale e garantendo ricadute occupazionali nell’ordine di 4.000 posti lavoro per la realizzazione e l’esercizio di ogni centrale’’. Aurelio Longo ricordiamo è anche Coordinatore del Progetto GAGI, questa settimana ha dichiarato “Due seminari per le guide e gli operatori turistici  si terranno questa settimana a Cosenza il primo dal titolo Guide ed operatori turisti: Competenze professionali nel quadro normativo nazionale e locale, mentre il secondo riguarderà  Lo sviluppo sostenibile nella Governance territoriale.  Secondo il Prof. Orazio Mainieri ricordiamo già collaudatore dell’ex centrale ormai dismessa di Caorso e Presidente della Commissione Energia di FareAmbiente,FareAmbiente è l’unico movimento ecologista che si muove controcorrente sul nucleare e con criterio scientifico, tenendo conto della realtà. In più non è isolata nel mondo degli ambientalisti. Infatti i più grandi guru ecologisti’ del mondo (Mark Linas, Stephen Tindale, Chris Smith of Finsbury, Chis Goodall) hanno dichiarato d’avere sbagliato a criminalizzare le centrali nucleari a uranio, aprendo, quindi, le porte ad una stagione di ripensamenti.  Le conclusioni dei lavori saranno affidate al Prof. Vincenzo Pepe il quale ha dichiarato  “Oggi Attraverso i livelli di innovazioni raggiunti è possibile tutelare l’ambiente attraverso l’uso del Nucleare.


mercoledì 16 febbraio 2011

FAREAMBIENTE: Cosenza 25 Febbraio 2011 ore 17.00 Comune di Cosenza, Salone Rappresentanze

                                                                              




25/02 – FareAmbiente a Cosenza discute del corretto mix energetico rinnovabili-nucleare

Per risolvere il gap energetico italiano occorre un mix energetico rinnovabili-nucleare per ridurre la dipendenza dalle fonti fossili. Sarà l’argomento del convegno-dibattito organizzato da FareAmbiente venerdì 25 febbraio presso il salone di rappresentanza del Comune di Cosenza.
All’incontro parteciperanno il presidente di FareAmbiente, Vincenzo Pepe; i coordinatori e membri del comitato tecnico scientifico Antonio Iaconetti (coordinatore calabria FA) Orazio Mainieri (presidente commissione energia FA) e Aurelio Longo (Coordinatore Nazionale giovani FA).

sabato 12 febbraio 2011

BONUS 55%: Anche il solare termodinamico beneficia della detrazione

La detrazione del 55% spetta anche per l'istallazione di sistemi termodinamici a concentrazione solare, limitatamente però alla produzione di energia termica e di acqua calda. E' la risposta fornita dall'Agenzia delle entrate, con la risoluzione n. 12/E del 7 febbraio, a un contribuente che chiedeva, sulla base di una recente nota dell'Agenzia Enea, la conferma del beneficio fiscale anche per gli impianti solari termodinamici.
Gli impianti termodinamici sono uguali a quelli solari - A detta dell'Enea, infatti, i sistemi termodinamici a concentrazione solare, che utilizzano il sole per produrre energia termica, convertibile anche in energia elettrica, sono pienamente assimilabili agli impianti solari. La stessa Enea differenzia, per l'applicazione del beneficio fiscale introdotto dalla legge Finanziaria del 2007 ed esteso a tutto il 2011, i sistemi utilizzati per la sola produzione di acqua calda, per i quali spetta interamente il beneficio, da quelli per la produzione combinata di energia elettrica e termica, per i quali la detrazione spetta limitatamente agli usi termici.
La certificazione di qualità - Anche in merito alla certificazione di qualità, richiesta per la detrazione, l'Enea specifica che è applicabile, in linea di principio, la normativa vigente per i collettori solari (EN 12975), sostituibile altrimenti da una certificazione di qualità approvata dalla stessa Agenzia Enea.
Beneficio in proporzione - Sulla base di tali indicazioni, l'Agenzia delle Entrate oltre a riconoscere il beneficio fiscale per questa tipologia di impianti, precisa che la quota di spesa detraibile, nel caso di impianto a produzione combinata, può essere data dalla percentuale di energia termica prodotta rispetto a quella complessivamente sviluppata dall'impianto.
La proroga del bonus e le nuove quote - L'Agenzia, infine, ricorda che la legge di Stabilità 2011, oltre a prorogare il bonus per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2011, ha stabilito che la  detrazione venga ripartita in dieci quote costanti di pari importo, anziché in cinque.

Ing . Aurelio  Longo
aurelio.longo@gmail.com

venerdì 4 febbraio 2011

CHI RILASCIA IL DURC: LE NUOVE FAQ DALL'AUTHORITY

L'Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture ha aggiornato la sezione del proprio portale dedicata alle domande frequenti, inserendo nuovi argomenti inerenti: acquisizione in economia, decreto o determina a contrarre, documento unico di regolarità contributiva (DURC) e verifica congruità dell'offerta.

In riferimento al documento unico di regolarità contributiva, l'Autorithy ne ha ricordato il significato: certificato che attesta contestualmente la regolarità di un operatore economico per quanto concerne i versamenti dovuti a INPS, INAIL, nonché Cassa Edile per i lavori dell'edilizia, verificati sulla base della rispettiva normativa di riferimento. La regolarità contributiva oggetto del Documento Unico di Regolarità Contributiva riguarda tutti i contratti pubblici, siano essi di lavori, di servizi o di forniture. Di seguito le risposte alle domande più importanti per il settore.

Chi rilascia il Durc
Il Durc viene rilasciato da:
  • INPS;
  • INAIL;
  • le Casse Edili (nel settore edile);
  • gli altri enti che gestiscono forme di assicurazione obbligatoria (es: ENPALS o IPSEMA), previa convenzione con INPS e INAIL;
  • gli enti bilaterali, in via sperimentale e per un periodo di 24 mesi successivi all'emanazione del Decreto Ministeriale del 14.10.2007, sulla base di apposita convenzione approvata dal Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, limitatamente, in questo caso, ai soli datori di lavoro che vi aderiscono.

Chi può richiedere il Durc?
Il Documento unico di regolarità contributiva può essere richiesto da:
  • l'impresa interessata, anche attraverso i consulenti del lavoro e le associazioni di categoria provviste di delega (c.d. intermediari);
  • le pubbliche amministrazioni appaltanti;
  • gli enti privati a rilevanza pubblica appaltanti;
  • le SOA.

Come viene acquisito il DURC nelle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici?
Le Stazioni appaltanti acquisiscono d'ufficio il DURC, anche attraverso gli strumenti informatici, dagli istituti o dagli enti abilitati al rilascio in tutti i casi in cui è richiesto dalla legge (anche per il pagamento degli stati di avanzamento dei lavori - SAL). 

La regolarità contributiva deve essere accertata anche quando l'operatore economico è un soggetto pubblico?
La risposta è affermativa. Infatti, in virtù del principio della tendenziale parificazione dei soggetti privati e pubblici, deve essere accertata la regolarità contributiva anche degli Enti pubblici appaltatori. In questi casi, per acquisire d'ufficio il Durc, la stazione appaltante potrà rivolgersi all'INPDAP.

Qual è il termine massimo per il rilascio del Durc?
Il termine è di 30 giorni. Ai sensi dell'articolo 6, comma 3, del Decreto Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 24.10.2007, il decorso dei 30 giorni è sospeso per un termine non superiore a 15 giorni per consentire la regolarizzazione della situazione debitoria, quando venga accertata una situazione di irregolarità ("Preavviso di accertamento negativo").

Quali sono le conseguenze nel caso di mancata pronuncia da parte degli Istituti previdenziali nel termine di 30 giorni fissato per il rilascio del Durc?
Nel caso in cui decorra il termine di trenta giorni senza pronuncia da parte degli Istituti previdenziali si forma, relativamente alla regolarità nei confronti di questi ultimi, il cosiddetto silenzio assenso. 

Da quale momento decorre la validità del Durc? 
La validità del Durc decorre dalla data di rilascio del suddetto certificato e non già da quella in cui è stata accertata la regolarità dei versamenti. 

Che cosa deve contenere il Durc?
Secondo l'articolo 4 del Decreto Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 24.10.2007 il Durc deve contenere:
  • la denominazione o ragione sociale, la sede legale e unità operativa, il codice fiscale del datore di lavoro;
  • l'iscrizione agli Istituti previdenziali e, ove previsto, alle Casse edili;
  • la dichiarazione di regolarità ovvero non regolarità contributiva con indicazione della motivazione o della specifica scopertura;
  • la data di effettuazione della verifica di regolarità contributiva;
  • la data di rilascio del documento;
  • il nominativo del responsabile del procedimento.

Quali sono i requisiti necessari perché sia attestata la regolarità contributiva?
La regolarità contributiva è attestata qualora ricorrano le seguenti condizioni:
  • correttezza degli adempimenti mensili o, comunque, periodici;
  • corrispondenza tra versamenti effettuati e versamenti accertati dagli Istituti previdenziali come dovuti;
  • inesistenza di inadempienze in atto;
  • richiesta di rateizzazione per la quale l'Istituto competente abbia espresso parere favorevole;
  • sospensioni dei pagamenti a seguito di disposizioni legislative;
  • istanza di compensazione per la quale sia stato documentato il credito.

La regolarità contributiva nei confronti della Cassa edile sussiste in caso di:
  • versamento dei contributi e degli accantonamenti dovuti, compresi quelli relativi all'ultimo mese per il quale e' scaduto l'obbligo di versamento all'atto della richiesta di certificazione;
  • dichiarazione nella denuncia alla Cassa edile, per ciascun operaio, di un numero di ore lavorate e non lavorate non inferiore a quello contrattuale, specificando le causali di assenza;
  • richiesta di rateizzazione per la quale la Cassa competente abbia espresso parere favorevole.

Qual è la validità temporale del Durc nell'ambito delle procedure di affidamento e di esecuzione di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture?
Nel settore degli appalti pubblici, il Durc ha validità trimestrale. 

Quali sono gli obblighi delle imprese estere che operano sul territorio nazionale relativamente al Durc?
Le imprese extra-comunitarie che operano il distacco di lavoratori dipendenti nel territorio nazionale hanno l'obbligo di iscrizione alle Casse Edili e sono conseguentemente tenute al possesso del Durc, mentre per le imprese comunitarie l'obbligo sussiste solo se le stesse non abbiano già posto in essere, presso un organismo pubblico o di fonte contrattuale, quegli adempimenti finalizzati a garantire gli stessi standard di tutela derivanti dagli accantonamenti imposti dalla disciplina contrattuale vigente nel nostro Paese. 

Se ad un operatore economico vengono affidati, da parte della medesima stazione appaltante, più contratti di servizio, il Durc ha validità per tutti i contratti affidati oppure per ciascuno di essi?
La validità del DURC è circoscritta allo specifico contratto per il quale si richiede. Ne consegue, pertanto, che la stazione appaltante debba acquisire un Durc per ciascun servizio affidato. 

La regolarità contributiva può essere verificata per il singolo cantiere in caso di un'impresa che opera in più subappalti?
La deroga al principio secondo cui il Durc attesta la regolarità dell'impresa nel suo complesso opera solo in caso di irregolarità attinenti ad altri cantieri o opere. 
In tal caso, l'impresa interessata ad ottenere il rilascio del DURC per il pagamento di un SAL può essere dichiarata comunque regolare:
  • se in regola con riferimento al personale utilizzato nello specifico cantiere;
  • qualora non possa agire per regolarizzare la posizione delle imprese subappaltatrici con le quali sussiste una responsabilità solidale.

In tali casi il Ministero ritiene possibile attivare una specifica procedura di accertamento da parte del personale ispettivo INPS finalizzata al rilascio di una certificazione di regolarità contributiva, evidentemente riferita al singolo cantiere, con la quale l'impresa in questione potrà ottenere il pagamento degli stati di avanzamento lavori (SAL). 

Cosa si intende per violazioni "gravi", definitivamente accertate, alle norme in materia di contributi previdenziali e assistenziali che costituiscono causa di esclusione dalla partecipazione alle procedure di affidamento di cui all'articolo 38, comma 1, lettera i), del decreto legislativo n. 163/2006?
I parametri di valutazione sulla gravità dell'inadempimento sono stati individuati con il Decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 24.10.2007. 
In particolare, l'articolo 8 del Decreto individua, quali cause non ostative al rilascio del DURC, due parametri:
  • uno scostamento "inferiore o pari al 5% tra le somme dovute e quelle versate con riferimento a ciascun periodo di paga o di contribuzione";
  • o, comunque, "uno scostamento inferiore ad Euro 100,00", fermo restando un obbligo di pagamento di tali importi entro 30 giorni dal rilascio del DURC.

I suddetti parametri devono essere utilizzati dalle stazioni appaltanti in via cumulativa, secondo anche quanto specificato dalla Circolare del Ministero del Lavoro n. 5/2008. 

In caso di distacco di lavoratori, il Durc deve essere posseduto dalla sola impresa distaccataria, operante in cantiere in qualità di appaltatore o subappaltatore, o anche dall'impresa distaccante estranea al contratto?
In caso di distacco (articolo 30, Decreto Legislativo n. 276/2003), il lavoratore inviato presso l'impresa distaccataria, appaltatrice o subappaltatrice, è inserito, nei limiti dell'accordo di distacco, nell'organizzazione di quest'ultima, ma il suo rapporto di lavoro prosegue alle dipendenze dell'originario datore di lavoro (distaccante). 
Resta quindi estranea all'appalto, sotto ogni profilo, l'impresa distaccante e deve conseguentemente escludersi la legittimità di una richiesta del DURC ad essa relativo formulata tanto nei suoi confronti, quanto nei confronti del distaccatario appaltatore. 

Per l'attività di trasporto/fornitura e consegna di materiali nel cantiere è necessario il possesso del Durc?
Le attività di trasporto e di mera fornitura e consegna di materiali a piè d'opera, non accompagnata da messa in opera, nell'ambito del cantiere edile, non rientrano tra quelle attività per cui ricorre l'obbligo di certificare la regolarità contributiva, a prescindere dal settore di inquadramento (Interpello Ministero del Lavoro n. 58/2009). 
Le imprese che eseguono queste lavorazioni, pur presenti in cantiere, non possono considerarsi affidatarie, né esecutrici, se non partecipano in maniera diretta all'esecuzione di tali lavori (Circolare Ministero del Lavoro n. 4/2007).

In caso di associazione temporanea tra imprese il Durc deve essere acquisito per la sola mandataria o anche per le mandanti?
In caso di associazione temporanea tra imprese il DURC deve essere acquisito per ciascuna delle imprese componenti il raggruppamento e non solo per l'impresa mandataria. 
Infatti, sebbene quest'ultima abbia la rappresentanza esclusiva, anche processuale, nei confronti della stazione appaltante, ai sensi del comma 16 dell'articolo 37 del Codice dei contratti pubblici, tale forma aggregativa che discende dal contratto di mandato, non determina la nascita di un nuovo soggetto distinto dalle singole associate, ciascuna delle quali "conserva la propria autonomia ai fini della gestione, degli adempimenti fiscali e degli oneri sociali" (articolo 37, comma 17, Decreto Legislativo n. 163/2006). 

Come deve comportarsi la stazione appaltante che nel corso dell'esecuzione accerti l'irregolarità contributiva dei soggetti esecutori del contratto pubblico?
Nel caso in cui dal DURC si rilevi un'inadempienza contributiva relativa a uno o più soggetti impiegati nell'esecuzione del contratto, la stazione appaltante trattiene dal certificato di pagamento l'importo corrispondente all'inadempienza (in caso di inadempienze del subappaltatore ciò si spiega per il vincolo di solidarietà cui è soggetto l'appaltatore). 
Il pagamento di quanto dovuto per le inadempienze accertate mediante il DURC è disposto dalla stessa Stazione appaltante direttamente agli Enti previdenziali e assicurativi. 

Cosa si intende per "periodo di validità" e per "periodo di copertura" del DURC?
Il periodo di validità costituisce l'arco di tempo entro il quale l'impresa può far valere il DURC. Con Determinazione Avcp n. 1/2010 l'Autorità ha precisato che negli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture, il DURC ha validità trimestrale e decorre dalla data di rilascio, e non già da quella in cui è stata accertata la regolarità dei versamenti. 
Oltre tale termine, non vi è più alcuna possibilità di considerare il documento valido (parere di precontenzioso Avcp n. 193/2010). Il periodo di copertura rappresenta, invece, il periodo per il quale gli enti previdenziali abbiano accertato la regolarità contributiva (si veda anche la circolare dell'INAIL n. 5/2008). 
Sul punto, il Consiglio di Stato, sez. IV, del 26 febbraio 2009 n. 1141, ha chiarito che il periodo di validità del DURC non coincide con l'arco temporale che costituisce l'oggetto effettivo della certificazione. 
Infatti, anche se il DURC ha validità trimestrale, attesta una situazione di regolarità riferibile ad una data antecedente a quella di presentazione della relativa dichiarazione, con la conseguente incapacità di coprire la regolarità dei versamenti per il periodo effettivamente richiesto. 

aurelio.longo@gmail.com