Recentemente in Italia, si è assistito a un continuo evolversi legislativo e normativo, che introducendo obblighi sempre più restrittivi in materia di efficienza energetica degli edifici ha di fatto informato e sensibilizzato gli operatori di settore su queste tematiche.
Dal 2005, infatti dall’entrata in vigore del D.Lgs.192 ad oggi sono stati fatti molti sforzi per accrescere la consapevolezza culturale verso l’uso razionale delle risorse energetiche e la sostenibilità in edilizia, e l’APE doveva essere il più potente mezzo a disposizione.
Eppure quella della certificazione energetica in Italia è una sfida persa.
L’obbligo di allegare l’APE nei vari atti di trasferimento di un immobile è stato percepito dal cittadino più come un onere che come un’opportunità.
L’APE poteva divenire uno strumento di informazione importante per rendere consapevole la scelta dell’acquirente di un immobile, uno strumento capace di orientare il mercato immobiliare verso costruzioni sempre più efficienti e verso la riqualificazione in chiave energetica del parco edilizio esistente; invece non lo è stato. Colpa del Legislatore non competente in materia oppure delle solite Lobby che hanno ostacolato il percorso legislativo?
(Fonte: Edilio)